HA LASCIATO LA TRACCIA DI UNA SANTITA’ FERIALE
a cura di Mons. Francesco Miccichè
Ho avuto la grazia di incontrare all’inizio del mio percorso episcopale come ausiliare dell’Arcivescovo di Messina, suor Alfonsa. Una Suora che aveva fatto della sedia a rotelle il suo altare, della sofferenza la sua ragione di vita. La sua figura umile e nascosta, il suo sorriso amabile, le sue sobrie parole davano un senso di pace, di intima serenità. La rivedo nel ricordo come il Crocifisso con le braccia spalancate ad abbracciare il mondo.
Suor Alfonsa ha vissuto una vita di oblazione: è stata vittima sacrificale, immolata per la Chiesa, per le anime consacrate, per i poveri peccatori.
Mi commuove il pensiero di una vita totalmente donata per amore. Cristo è stato l’unico tesoro della sua vita, l’amato a cui si è donata totalmente, completamente e per sempre.
La vita di suor Alfonsa non è stata una vita vanificata, ma significativa al massimo, pienamente realizzata. Una luce posta sul candeliere, un faro luminoso, una splendida avventura che ha lasciato un ricordo bellissimo, una testimonianza solare di gioia purissima: ecco il ritratto di suor Alfonsa che alla santità ha pensato e si è votata. La sua scommessa è stata vincente, tant’è che alla sua morte molti l’hanno invocata come santa.
Il passaggio dei santi lascia sempre una traccia, i loro nomi non cadono nell’oblio, la loro memoria rimane in benedizione. Suor Alfonsa continua a donare il suo sorriso ai tanti che l’hanno accostata e sono stati conquistati dalla sua semplicità disarmante, dal suo cuore che ardeva di amore per Cristo e per la Chiesa.
Sono contento che sia iniziata la causa di beatificazione di questa Serva di Dio, umile pianticella della congregazione delle Ancelle Riparatrici e dell’Arcidiocesi di Messina, che ha saputo scrivere una pagina bella di vita consacrata, di testimonianza eroica, di santità vissuta. Voglia il buon Dio, per l’intercessione della Vergine Santa, concederci la grazia di vedere questa nostra sorella nella fede elevata agli onori degli altari.
Trapani, 5 Luglio 2004