Introduzione "Petali di fiore 3" - Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino

Introduzione “Petali di fiore 3”

Introduzione “Petali di fiore 3 – Al centro di tutto l’amore” a cura di Nuccia Fucile

Con questo, anche se modesto, contributo alla conoscenza di suor Maria Alfonsa, non si intende scrivere una nuova biografia, bensì si desidera scandagliare con il cuore di donna un altro cuore di donna, considerato che, fino ad ora, a parte brevi pubblicazioni, di Lei hanno scritto solo uomini.

Per chi scrive, “scandagliare” in questo caso significa andare oltre le parole, gli scritti e le testimonianze: volutamente non ci si fermerà, quindi alle date, ai fatti specifici, ma si cercherà di andare oltre l’evento; di conseguenza non si vuol fare un discorso rigorosamente storico-cronologico, bensì evidenziare alcuni punti nodali dell’esistenza della Serva di Dio per richiamare ciò che già si conosce o per stimolare alla sua conoscenza e rimandare, eventualmente, alle pubblicazioni di ben più ampio respiro. 

L’invito alla lettura vuole, inoltre, essere un invito a riflettere con calma per pervenire, ci si augura, ad un momento di meditazione e di preghiera da cui possa scaturire il desiderio di imitare Alfonsa o meglio l’aspirazione ad entrare nella sua frequenza d’onda per trovarsi, tramite lei e con lei, in sintonia con Dio. 

L’eventuale ripetizione di qualche espressione della Serva di Dio, come il ritorno di alcuni concetti già espressi, potranno facilitare, nella scansione a capitoli brevi, monografici, sganciati dalle sequenze temporo-spaziali, tale forma di accostamento per cogliere le motivazioni più intime, il significato più profondo del modo di essere e di agire di suor Maria Alfonsa; inoltre scopriremo e, anche quando non lo si dirà, coglieremo tra le righe, che, dal momento in cui Ella ha incontrato Cristo, ha agito sempre per amore e solo per amore; lei stessa afferma, infatti, scrivendo al suo padre spirituale: “Io amo. Non potrei non amare; amo perché è un bisogno per me, per la mia vocazione riparatrice; amo perché posso solo fare questo” (carp 5, lett 16). 

Messina, 2009

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