L'Osservatore Romano - 10 Agosto 2007 - Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino

L’Osservatore Romano – 10 Agosto 2007

Monsignor Calogero La Piana
arcivescovo metropolita di Messina – Lipari – S Lucia del Mela,
archimandrita del SS. Salvatore
FIGURA EMINENTE NELLA NOSTRA ARCIDIOCESI
a cura di Mons. Calogero La Piana

Il 23 Agosto 2007 ricorre il XIII anniversario della nascita al Cielo della serva di Dio suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino, morta in fama di santità, appartenente alla famiglia religiosa delle suore Ancelle Riparatrici del Sacratissimo Cuore di Gesù, fondata nella nostra arcidiocesi di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela dall’ispirazione carismatica del venerato canonico penitenziere il Servo di Dio mons. Antonino Celona. 

L’insigne prelato, dinanzi alla situazione di estrema miseria materiale, spirituale e morale in cui versava la città di Messina, distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908, si è sentito sollecitato ad offrire una personale risposta di riparazione  aprendo il cuore ai dolorosi “segni dei tempi” (Gv 1,6; LG n. 44):

<<Alla vista di tante rovine materiali e morali della città di Maria, il mio cuore era profondamente angosciato, e pregavo il Signore che m’illuminasse a poter fare qualche cosa per la gloria  di Dio e per la salvezza delle anime>> (Luigi Porsi, Celebrate con me il Signore, ed. Città Nuova, Roma, 2004, p. 31).

Con la fondazione della Congregazione religiosa e l’opera della Riparazione il 2 febbraio 1918, negli anni tristi del primo conflitto mondiale, egli si proponeva così di contribuire alla rinascita integrale dell’uomo. In forza del suo carisma personale, si sentiva chiamato a risanare i segni devastanti che quel terribile cataclisma aveva inflitto nella città di Messina e nella vita sociale e religiosa dei suoi abitanti. In pochi secondi, infatti, la violenza della natura aveva seppellito sotto un cumulo immenso di macerie i quattro quinti della popolazione, che allora si aggirava intorno ai centoventimila abitanti. 


A testimonianza della sua santità, dell’autenticità del carisma della riparazione e della fecondità della Congregazione, la divina Provvidenza ha suscitato l’esempio luminoso di una delle sue figlie, la serva di Dio suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino, della quale è in corso da circa cinque anni il processo informativo diocesano, aperto presso la Curia arcivescovile di Messina dal mio predecessore, S.E.R. mons. Giovanni Marra. 

Suor Maria Alfonsa ha vissuto l’eredità spirituale del fondatore dell’Istituto di appartenenza con piena consapevolezza, distinguendosi fra le sue figlie per la quotidiana coerenza e la piena fedeltà, come testimoniano la sua vita e i suoi scritti:

<<Leggo i pensieri del Padre fondatore, che bellezza quando mi ricorda che siamo sacerdotesse e vittime! Che dignità, che gioia! Il Padre ci ha lasciato un tesoro. Ed io prego sempre il Signore che mi faccia sentire questa gioia>> (Raimondo Frattallone, La sofferenza trasfigurata nella Croce, ed. Coop. San Tommaso, Messina, 2000, p. 64).

La Serva di Dio, scoperto il prezioso ed attuale dono salvifico della partecipazione alla sofferenza di Cristo, lo ha testimoniato con forza coinvolgente nel lungo e giornaliero martirio della sua malattia cronica: l’artrite reumatoide. La Riparazione non solo ha qualificato la sua vocazione religiosa, ma ne ha definito lo stile particolare e personale, caratterizzando tutta la sua persona:

<<Trovo forza e sicurezza perché mi trovo nella via sicura verso la meta che desidero e tanto… Voglio sempre fare la volontà di Dio… Voglio vivere e morire secondo la mia vocazione di ancella riparatrice, sacerdotessa e vittima. Questo io dico con forza di volontà, perché mi vedo spoglia, nuda, indegna della meravigliosa vocazione>> (Idem, p. 66).


Il tema della Riparazione è centrale e ritorna costantemente nei suoi scritti, a chiara dimostrazione di quanto profonda ed essenziale fosse l’intesa spirituale con la dimensione riparatrice della sua Congregazione religiosa. Suor Maria Alfonsa comprende quanto le difficoltà del momento storico rendono utile, urgente ed attuale il carisma della riparazione e quanto sia importante assumerlo nella propria vita, viverlo cioè e farlo proprio in maniera personalizzata:

<<E’ urgente oggi la meravigliosa opera riparatrice, e come è grave la responsabilità di una ancella riparatrice>> (Idem, p. 88).

L’amore riparatore è stato l’asse unificatore della sua esistenza. La Serva di Dio ha spaziato dai vertici sublimi della contemplazione del Cristo ai bisogni immensi della Chiesa e dell’umanità:

<<Sempre più mi innamoro della spiritualità riparatrice e con chiarezza nel mio spirito ne scopro la responsabilità, le esigenze di questo amore redentivo che Gesù ci chiede per unirci al Suo supremo sacrificio sulla croce, che continua misticamente sull’altare, in ogni messa, in tutti i tabernacoli della terra>> (Idem, p. 67). 


Nella sua vita spirituale, sostenuta dalla forza dello Spirito di Dio, suor Maria Alfonsa evidenzia il dono ricevuto dal Cristo della partecipazione al Suo sacrificio redentore, il carisma cioè di unirsi a Lui e prolungare nel tempo la Sua riparazione nei confronti dei mali che gravano sull’umanità. Per la Serva di Dio, infatti, il dono-carisma della riparazione ha rappresentato non un semplice impegno occasionale e temporaneo, ma il vero principio dinamico spirituale che ha impegnato l’intera sua esistenza e caratterizzato il suo cammino di santità. 

La partecipazione al mistero salvifico della Riparazione è vissuta da suor Maria Alfonsa quale esigenza dell’amore, trovando salutare alimento al banchetto eucaristico, nella contemplazione del Cuore trafitto del Salvatore, fino a diventare un impegno di vita radicale:

<<Riparazione. Questa parola la vedo scritta sulla terra col sangue, perché sangue costò al Figlio dell’Uomo e sangue deve costare alle anime riparatrici… Ma nel cielo la vedo scritta a caratteri d’oro; allora la Riparazione, abbracciata, diventa d’oro. E’ l’amore che la rende accettabile, desiderabile. Non si può volere il frutto dell’amore prima di aver piantato l’albero della croce nel centro del cuore. Ripariamo perché l’AMORE non è  amato>> (Idem, p. 67).


Attingendo alla rivelazione biblica e alla vivente tradizione della Chiesa, noi riconosciamo in Cristo Gesù l’unico riparatore. Egli con la Sua morte e risurrezione ha riparato il peccato dell’uomo in modo pieno e sovrabbondante. Egli stesso, però, ha voluto associare la Chiesa, Suo mistico corpo, alla missione ricevuta dal Padre. Cristo chiede cioè a tutti i suoi discepoli di ogni tempi e luogo a farsi suoi collaboratori. La Riparazione di Cristo è la sorgente di ogni riparazione. Questa verità biblica e teologica sollecita ogni discepolo del Signore a leggere nelle circostanze della propria esistenza gli avvenimenti che inducono ad offrire il proprio personale contributo di riparazione e di santificazione. Constatiamo con gioia la ricostruzione materiale conosciuta dalla nostra città di Messina, allo stesso tempo riconosciamo quanto i suoi abitanti e le sue istituzioni hanno ancora tanto bisogno di essere sostenuti, con amore e pazienza, da vere anime riparatrici per sperimentare la gioia dell’incontro con il Cristo Signore, morto e risorto. 


La testimonianza della Serva di Dio attesta la validità soprannaturale del carisma della riparazione, che torna a brillare non solo come via sicura alla santità, ma anche come mezzo opportuno per continuare la “riparazione” dell’uomo, della società e della stessa Chiesa. La Riparazione vissuta coraggiosamente ed eroicamente da suor Maria Alfonsa è segno evidente che Dio la vuole viva ed operante nel nostro tempo, per unificare la nostra esperienza di preghiera contemplativa agli impegni apostolici di carità senza confini. 

L’anniversario della nascita al Cielo della Serva di Dio, figura eminente della nostra arcidiocesi di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela, rappresenta un momento favorevole per verificare i mezzi e le modalità di cui ci serviamo per appagare la nostra sete naturale di felicità. E’ necessario che soffermiamo maggiormente lo sguardo verso l’eternità per coniugare il nostro desiderio di felicità con la verità e i valori evangelici, evitando facili scorciatoie. 

L’esempio e gli insegnamenti di suor Maria Alfonsa ci incoraggiano e ci stimolano a proseguire il nostro cammino cristiano senza paure o esitazioni e ci spronano, allo stesso tempo, verso un rinnovato e genuino spirito riparatore. 

Messina, 10 Agosto 2007

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