Pellegrini di Speranza - Santo Natale 2024 - Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino

Pellegrini di Speranza – Santo Natale 2024

Carissimi Amici, proponiamo, da oggi e per i prossimi giorni, alcuni pensieri estratti dalla Bolla di indizione del Giubileo 2024 “Spes non confundit” che sarà aperto dal Santo Padre, Papa Francesco il giorno della Vigilia di Natale.

In questo tempo di Avvento, che ci prepara al Santo Natale, facciamoci Pellegrini di Speranza, come richiesto dal Santo Padre e meditiamo insieme le sue parole.

«Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio ed attesa del bene. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza.»

«È necessario … porre attenzione al tanto bene che è presente nel mondo per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male e dalla violenza». Dobbiamo «abbondare nella speranza» perché ognuno di noi possa donare anche solo un sorriso nella certezza che possa trasformarsi in un seme di speranza.

San Paolo ci trasmette quattro verbi: Cristo morì, fu sepolto, è risorto, apparve. Nel Battesimo, riceviamo il dono di una vita nuova, che abbatte il muro della morte. «La testimonianza di tale speranza ci viene offerta dai martiri, che, saldi nella fede in Cristo Risorto, hanno saputo rinunciare alla vita stessa di quaggiù pur di non tradire il loro Signore. Abbiamo bisogno di custodire la loro testimonianza per rendere feconda la nostra speranza». Con Gesù, al di là della morte, «c’è la vita eterna che consiste nella comunione piena con Dio». La comunione è caratterizzata dalla felicità come vocazione dell’essere umano che si compie nell’amore. «Sono amato, dunque esisto; ed esisterò per sempre nell’Amore che non delude e dal quale niente e nessuno potrà mai separarmi». «La speranza cristiana, in effetti, non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino; ecco perché questa speranza non cede nelle difficoltà.».

Maria «ai piedi della croce… ripeteva il suo “si”, senza perdere la speranza e la fiducia nel Signore». Cooperava per noi alla Redenzione e diventava Madre nostra e Madre della speranza.

Nella speranza «abbiamo come un’ancora sicura e salda per la nostra vita: essa entra al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi». L’ancora è una figura suggestiva che ci invita a comprendere la sicurezza offerta dall’abbandono a Gesù. «Questa speranza… ci trasporta al di là delle prove e ci esorta a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta… il Cielo».

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