Giorno 5 – PACE E MIGRANTI
«Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo … È troppo sognare che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte? … “Gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio”».
In questo contesto non possiamo non pensare ai migranti, spesso costretti a lasciare le loro terre devastate in cerca di fortuna. «Le loro attese non siano vanificate da pregiudizi e chiusure “Ero straniero e mi avete accolto”, perché “tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”».