Prefazione “Luce e profezia per la Chiesa” a cura di frà Tonino B. Bono ofm
Durante le celebrazioni del XIII anniversario del “pio transito” in cielo di suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino, ancella riparatrice SS. Cuore di Gesù, metto nelle mani dei lettori gli interventi degli eccellentissimi vescovi che, in diverse circostanze, durante tutti questi anni, ci hanno offerto la loro riflessione teologico-spirituale sulla vita e sulle virtù della Serva di Dio, riuscendo ad evidenziare e porre in luce alcune caratteristiche della sua multiforme personalità spirituale. Ne è emersa l’immagine di una donna avvincente, di una cristiana che ha vissuto nella Chiesa ricca dei fermenti e delle angosce del nostro secolo; forte e mite insieme, scelta da Dio per propagare il carisma del suo istituto con eroica fedeltà fino alla morte, secondo l’ideale del Servo di Dio mon. Antonino Celona, venerato fondatore del suo istituto di appartenenza:
<<La sublimità della Riparazione è stata scolpita sul mio cuore ed è bello morire con il cuore pieno di gioia, nell’avere sofferto per l’opera della Riparazione>>.
Nella presentazione di questi interventi seguo l’ordine cronologico e non l’ordine tematico o contenutistico, per far valutare, anche se genericamente, la ricchezza e la profondità con cui i vescovi parlano o scrivono su di lei.
Dalla completezza di queste “autorevoli fonti” si può affermare con certezza che:
- la spiritualità della Serva di Dio fu centrata esclusivamente sul mistero della riparazione;
- la croce di Cristo fu estesa alla sua storia;
- il suo struggente desiderio fu quello di donarsi totalmente per le anime redente da Cristo;
- l’atteggiamento principale fu il suo continuo abbandonarsi tra le mani di Dio, con illimitata fiducia e senso di povertà, forte nella fede ed incrollabile nella speranza.
In ogni parola pulsa il cuore di Suor Maria Alfonsa e tutto si presenta come documento ineguagliabile per rintracciare le strade da lei percorse, quelle della grazia e della fede, quelle del suo “sì”, quotidiano e fedele, sempre presente all’oggi di Dio:
<<Devo lasciarmi scalpellare con totale abbandono dalla adorabile volontà di Dio>>.
Gli interventi dei vescovi, nei confronti dei quali la Postulazione è grata e che sono pubblicati tutti in questo lavoro, sono un omaggio a suor Maria Alfonsa per il suo grande amore verso la Chiesa, a cui ella guardava come “Corpo di Cristo”, “Sacramento di Cristo”. A tal proposito fanno riflettere le sue parole:
<<Amo la Madre Chiesa, che mi ha elargito tanto bene e ringrazio Dio>>.
E ancora:
<<Anch’io voglio essere figlia della Chiesa e credere, amare, pregare>>.
Ed infine scriveva:
<<Il Corpo Mistico è lacerato dal peccato; bisogna cucirlo e ripararlo. Come vorrei essere io a ricucire queste lacerazioni come riparatrice e farlo con l’ago dell’amore ed il filo d’oro del dolore>>.
E’ infatti impossibile poter pensare a suor Maria Alfonsa senza ricordarsi del suo tenerissimo amore per la Santa Madre Chiesa. La Serva di Dio, fedele agli insegnamenti del padre fondatore, mons. Antonino Celona, non volle separare la fedeltà a Cristo ed al Suo Vangelo dalla comunione con la Chiesa: l’amore alla Chiesa è senza dubbio tra i punti fondamentali che hanno ispirato la sua spiritualità.
Che il messaggio di suor Maria Alfonsa, presentato dai nostri vescovi, passi nella mente e nel cuore di ogni lettore, diventando memoria, luce e vita per camminare nel profondo solco da lei tracciato.
Messina, 2007